Il trovatore
Durata
111
Formato
Regista
Una zingara viene bruciata sul rogo per ordine del Conte di Luna (Enzo Mascherini) con l'accusa di stregoneria. Sua figlia Azucena (Gianna Pederzini) per vendicarsi rapisce uno dei due figli del Conte (Enrico Formichi) crescendolo in segretezza e senza rivelargli le sue vere origini. Ma quando il ragazzo si innamorerà della bella Leonora (Vittorina Colonnello).
Dopo aver adattato per il grande schermo il Rigoletto di Giuseppe Verdi nell'omonima pellicola del 1946, Carmine Gallone, da sempre regista molto legato all'ambiente operistico, torna a lavorare su un'altra famosa opera lirica del medesimo autore, Il trovatore. Avvalendosi nuovamente di un cast composto da cantanti (come Gino Sinimberghi o Gianna Pederzini) e attori doppiati (come accade per il personaggio di Leonora, interpretato da Vittorina Colonnello con la voce di Franca Sacchi), Gallone non riesce a superare i limiti già presenti nella pellicola del 1946. Curato nei costumi e nelle scenografie, il film si lascia apprezzare per la bravura dei cantanti e per le ottime musiche composte da Giuseppe Verdi, ma è proprio il reparto cinematografico il grande assente di questo lavoro. Infatti Il trovatore risente di un impianto troppo teatrale e di un ritmo pedante e noioso, lontano dal brio che dovrebbe caratterizzare il linguaggio del grande schermo.
Dopo aver adattato per il grande schermo il Rigoletto di Giuseppe Verdi nell'omonima pellicola del 1946, Carmine Gallone, da sempre regista molto legato all'ambiente operistico, torna a lavorare su un'altra famosa opera lirica del medesimo autore, Il trovatore. Avvalendosi nuovamente di un cast composto da cantanti (come Gino Sinimberghi o Gianna Pederzini) e attori doppiati (come accade per il personaggio di Leonora, interpretato da Vittorina Colonnello con la voce di Franca Sacchi), Gallone non riesce a superare i limiti già presenti nella pellicola del 1946. Curato nei costumi e nelle scenografie, il film si lascia apprezzare per la bravura dei cantanti e per le ottime musiche composte da Giuseppe Verdi, ma è proprio il reparto cinematografico il grande assente di questo lavoro. Infatti Il trovatore risente di un impianto troppo teatrale e di un ritmo pedante e noioso, lontano dal brio che dovrebbe caratterizzare il linguaggio del grande schermo.