Il treno

Agosto 1944. Dopo la liberazione di Parigi il colonnello nazista von Waldheim (Paul Scofield) tenta di spedire in Germania un treno carico di capolavori della pittura francese. Paul Labiche (Burt Lancaster), ispettore delle ferrovie affiliato alla Resistenza, con l'aiuto di molti impedirà il saccheggio.

Vigoroso film bellico dal potente dinamismo, tratto dal libro di memorie Le front de l'art dello storico dell'arte Rose Valland. Il film drammatizza un'importante pagina di storia della resistenza francese, introducendo una riflessione di fondo sul confronto tra valore dell'arte e valore della vita nel contesto bellico. Si contraddistingue per una impostazione visiva di grande forza espressiva: rocciose le interpretazioni, ottima la livida fotografia in bianco e nero, efficaci i complessi movimenti di macchina che seguono le scene d'azione, impressionante il realismo. Per la ripresa delle esplosioni la produzione trovò un accordo con la compagnia ferroviaria francese, ottenendo di far saltare con la dinamite veri tratti di strada ferrata su cui la compagnia avrebbe dovuto compiere lavori. Non meno esplosiva fu la vicenda produttiva legata al film: la regia era stata affidata in un primo momento ad Arthur Penn, che aveva in mente un film molto più introspettivo rispetto a quello poi girato da Frankenheimer.