L'uomo che amava le donne

L'homme qui aimait les femmes

Anno

Paese

Durata

118

Formato

Montpellier, Natale 1976. Al funerale di Bertand Morane (Charles Denner), ingegnere quarantenne, la presenza maschile latita: sono solo le donne a piangerlo. Una di loro, Geneviève Bigey (Brigitte Fossey), racconta la singolare storia di quest'uomo che, disteso nella bara, si troverebbe nella posizione migliore per ammirare ciò che ha sempre amato delle donne: le loro gambe.

Con L'uomo che amava le donne, François Truffaut mette a fuoco alcune tematiche chiave del suo cinema (quella sentimentale in primis) con una trasparenza psicologica davvero efficace, dimostrando di possedere una padronanza totale del racconto e del mezzo cinematografico. La sceneggiatura, complessa e profonda (scritta dal regista in collaborazione con Suzanne Schiffman e Michel Fermaud), ha contribuito a rendere più interessanti i personaggi femminili, dedicando loro il doppio dei dialoghi e delle inquadrature. L'opera racchiude la frase che ha segnato l'intera filmografia del critico dei Cahiers du Cinéma: «le gambe delle donne sono dei compassi che misurano il globo terrestre, in tutte le direzioni, donandogli il suo equilibrio e la sua armonia». La scelta di Charles Denner come protagonista risale ai tempi di La sposa in nero (1967), in cui l'attore recitava la parte del pittore seduttore. Presentato in concorso al Festival di Berlino.
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