Via da Las Vegas
Leaving Las Vegas
Premi Principali
Oscar al miglior attore protagonista 1996
Golden Globe al miglior attore in un film drammatico 1996
Durata
111
Formato
Regista
Ben Sanderson (Nicolas Cage), depresso, alcolizzato e perdente, a cui non rimane più nulla per cui vivere, architetta un macabro piano: spendere tutti i suoi risparmi in alcool e bere fino a togliersi la vita sotto il cielo di Las Vegas. Qui incontra Sera (Elisabeth Shue), infelice prostituta che proverà a liberarlo dai suoi demoni interiori.
È il ritratto di una depressione senza via di scampo che Mike Figgis (anche sceneggiatore, dal romanzo di John O'Brien) sceglie di inquadrare in maniera obliqua, oscura, decadente e romantica. Affidandosi quasi completamente alle interpretazioni di Nicolas Cage ed Elisabeth Shue, il film danza malinconicamente tra due mondi di sofferenza lancinanti, che trovano nel dolore l'unica via per sentirsi veramente in pace con l'anima e il corpo. Presentando da subito un uomo in frantumi, il regista lo ricostruisce pezzo dopo pezzo durante la narrazione, mostrando una potente empatia che costituisce il limite primario dell'operazione. Dolente e sentito, ma a tratti fastidiosamente patetico e gratuitamente enfatico; il cast, comunque, è in discreta forma. Julian Sands è Yuri, Valeria Golino è Terri. Quattro nomination agli Oscar e una statuetta vinta da Cage come miglior attore protagonista.
È il ritratto di una depressione senza via di scampo che Mike Figgis (anche sceneggiatore, dal romanzo di John O'Brien) sceglie di inquadrare in maniera obliqua, oscura, decadente e romantica. Affidandosi quasi completamente alle interpretazioni di Nicolas Cage ed Elisabeth Shue, il film danza malinconicamente tra due mondi di sofferenza lancinanti, che trovano nel dolore l'unica via per sentirsi veramente in pace con l'anima e il corpo. Presentando da subito un uomo in frantumi, il regista lo ricostruisce pezzo dopo pezzo durante la narrazione, mostrando una potente empatia che costituisce il limite primario dell'operazione. Dolente e sentito, ma a tratti fastidiosamente patetico e gratuitamente enfatico; il cast, comunque, è in discreta forma. Julian Sands è Yuri, Valeria Golino è Terri. Quattro nomination agli Oscar e una statuetta vinta da Cage come miglior attore protagonista.