Jacques Rivette
01/03/1928 , Rouen (Francia) - 29/01/2016 , Parigi (Francia)
Esponente di spicco della Nouvelle Vague francese, si interessa di cinema fin dalla giovanissima età e, poco più che ventenne, viene in contatto con il mondo della cultura cinematografica parigina. Alla Cinémathèque française conosce, tra gli altri, François Truffaut, Jean-Luc Godard, Eric Rohmer e André Bazin. Nel 1953 inizia a scrivere sui Cahiers du cinéma, legando il suo nome a quello della più prestigiosa rivista di critica cinematografica francese, di cui diviene caporedattore all'inizio degli anni Sessanta. Il suo primo lungometraggio da regista è Paris nous appartient (1961), film ambizioso e intellettuale che denota l'approccio moderno e di rottura del suo autore. La sua opera più importante è Céline e Julie vanno in barca (Céline et Julie vont en bateau, 1974), presentata alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes e, successivamente, premiata al Festival di Locarno. Notevole la riflessione sull'ispirazione artistica che offre nel dramma sentimentale La bella scontrosa (La belle noiseuse, 1991), interpretato in maniera eccezionale da Michel Piccoli, Emmanuelle Béart e Jane Birkin. Da segnalare il noir Storia di Marie e Julien (Historie de Marie et Julien, 2003), che aveva in programma di realizzare a metà anni Settanta con protagonisti Albert Finney e Leslie Caron: i suoi problemi personali e la sua depressione gliel'hanno impedito.