Nicholas Ray

Regista statunitense. Dopo gli studi in architettura al fianco di Frank Lloyd Wright si dedica al teatro, collaborando con Elia Kazan in qualità di attore e regista. Esordisce al cinema nel 1948 con La donna del bandito (The Live By Night), dando il via a un percorso cinematografico dal taglio fortemente personale che lo porterà a rivisitare in chiave spiazzante i cardini del cinema classico americano e i suoi pilastri portanti, dal melodramma al western. Tra le sue regie più significative spiccano Il temerario (The Lusty Men, 1952), con Susan Hayward e Robert Mitchum, I bassifondi di San Francisco (Knock on Any Door) del 1949 e soprattutto Gioventù bruciata (Rebel Without a Cause) del 1955, una delle pochissime opere che hanno contribuito a erigere il mito cinematografico senza tempo del leggendario James Dean. L’anno precedente dirige Johnny Guitar, con ogni probabilità uno dei massimi western al femminile della storia del cinema, più volte omaggiato da Truffaut e Godard e con protagonista una memorabile Joan Crawford. Tra le altre sue regie, più commerciali ma tutt’altro che aliene rispetto alla sua sensibilità, Ombre bianche (Savage Innocents, 1960), Il re dei re (The King of Kings, 1961) e 55 giorni a Pechino (55 Days al Peking, 1963). Wim Wenders, per il quale aveva recitato ne L’amico americano (Der amerikanische Freund, 1977), l’ha omaggiato con il bellissimo e struggente Nick’s movie – Lampi sull’acqua (Lightning Over Water, 1980), nel quale Ray, oltre a co-dirigere il film, si offre allo sguardo amorevole del regista tedesco fino alla fine dei suoi giorni.