La donna venduta

Nella comunità tzigana di una cittadina della California, il capo Marco Torino (Luther Adler) combina il matrimonio tra suo fratello Stephano (Cornel Wilde) e la zingara Annie (Jane Russel). Ma lo sposo vuole solo diventare un ballerino ed è già impegnato con Velma (Helen Westcott). La vita coniugale dei due sarà molto burrascosa.

Poco dopo il suo più grande successo Gioventù bruciata (1956), Nicholas Ray gira un'insolita commedia amorosa ambientata nella misconosciuta comunità gipsy americana. Tra colori sgargianti e scatenate canzoni gitane, il film è un affettuoso (per quanto stereotipato) ritratto di un mondo pittoresco, che spesso e volentieri cede il passo alle forme del musical. L'ambientazione è suggestiva, ma l'intreccio percorre binari già ampiamente esplorati: vedi il gioco degli equivoci e la classica situazione delle nozze obbligate e non consumate, con tardiva esplosione dell'amore e inevitabile happy end. Da segnalare comunque il colorito cast di caratteristi e la presenza di una procace e sensualissima Jane Russell. Nel cast appaiono anche i due fratelli dell'attrice, James e Wally.