L'amore che non muore
La veuve de Saint-Pierre
2000
Paesi
Francia, Canada
Generi
Storico, Drammatico
Durata
112 min.
Formato
Colore
Regista
Patrice Leconte
Attori
Juliette Binoche
Daniel Auteuil
Emir Kusturica
Michel Duchaussoy
Philippe Magnan
Maurice Chevit
1850. Nell'isola canadese di Saint-Pierre, colonia francese, Ariel Neel Auguste (Emir Kusturica) commette un omicidio. Condannato a morte, in attesa della pena capitale, diviene il protégé di Madame La (Juliette Binoche), moglie del capitano del penitenziario (Daniel Auteuil), convinta che tutti possano cambiare e meritino una seconda chance. La vedova di Saint-Pierre del titolo originale (La veuve de Saint-Pierre) non è, come si può pensare, la protagonista Madame La, bensì l'elemento la cui comparsa si fa attendere, presenza-assenza che incombe sul resto dei personaggi e ne decide i destini: la ghigliottina, “vedova” (così come veniva chiamata dai francesi) che qui arriva nell'isola colonizzata direttamente da Parigi. E a regnare non è neanche l'amore tra la Binoche e il Capitano Daniel Auteuil (la prova più sentita e più coinvolgente di tutto l'ottimo cast), ma la storia di una delle prime ribellioni alla pena capitale e del pensiero femminile che l'ha portata avanti; oltre che degli uomini che, sotto la guida di una donna, sono spinti a cambiare o a sacrificarsi. Le inquadrature inizialmente sbilanciate sottolineano lo squilibrio interiore e sociale che nel corso della pellicola prova a raddrizzarsi e a mettersi in linea con i princìpi dei suoi personaggi. Una delle regie più ricercate e sperimentali di Patrice Leconte, in cui però il regista non crede fino in fondo: uno stile abbandonato troppo in fretta, anche nel corso di questa stessa opera. Didascalico e privo di grandi guizzi, ma abbastanza anomalo da risultare a tratti affascinante. Fotografia di Eduardo Serra.
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