Appena morto, Henry Van Cleve (Don Ameche) si trova al cospetto del Diavolo (Laird Cregar) e, in attesa di sapere quale sarà la sua collocazione all'altro mondo, racconta la sua storia. Figlio di buona famiglia, dissipato donnaiolo e indisciplinato cronico, Henry vorrebbe rincontrare al più presto due persone nell'aldilà: la moglie Martha (Gene Tierney) e il nonno Hugo (Charles Coburn).

Liberamente ispirato alla commedia Compleanno di Laszlo Bus-Fekete, è il primo film in cui Lubitsch si confronta con il technicolor e con una storia agrodolce dall'animo crepuscolare. Il bilancio esistenziale, raccontato in flashback, di Henry Van Cleve è anche il bilancio di un regista con la sua opera, con le sue ossessioni e con i suoi temi ricorrenti. Emerge così un'apologia divertita e malinconica dell'anticonformismo, della vitalità sfrenata e della forza di andare costantemente controcorrente, seguendo il proprio cuore anche quando la testa suggerisce di comportarsi diversamente. Lubitsch si identifica con Henry, uomo effimero solo in apparenza, ma capace di amare la vita e la propria moglie, malgrado tutte le fragilità e le incoerenze che lo contraddistinguono, testardo e appassionato. Il film è quindi una sorta di testamento spirituale in cui la cattiveria comica è stemperata, ma comunque efficace, le varie tonalità del racconto coesistono in maniera calibrata e le invenzioni dialettiche e visive funzionano più che discretamente, malgrado i limiti imposti dalla produzione che bocciò un finale più beffardo.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica