La ragazza che sapeva troppo
1963
Paese
Italia
Generi
Giallo, Thriller
Durata
86 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Mario Bava
Attori
Letícia Román
John Saxon
Valentina Cortese
Titti Tomaino
Giovanni Di Benedetto
Luigi Bonos
Milo Quesada
Robert Buchanan
Lucia Modugno
Chana Coubert
La giovane turista statunitense Nora Davis (Letícia Román) si reca a Roma per trascorrere un periodo di vacanza, ma gli eventi prendono una piega inaspettata e pericolosa: dopo aver assistito a un delitto sui gradini di piazza di Spagna, la ragazza è ricoverata e ritenuta in preda ad allucinazioni. Tenterà comunque di scoprire la verità, aiutata dal dottor Marcello Bassi (John Saxon). Giallo con componenti oniriche strutturato e articolato attorno a un concetto di ambivalenza e incertezza dei fatti, il cui titolo cita espressamente L'uomo che sapeva troppo (1934) di Alfred Hitchcock, autore di un omonimo remake nel 1956. Enigmatico e scorrevole, nonostante la poca originalità degli elementi narrativi, La ragazza che sapeva troppo affascina e avvolge in un bianco e nero capace di esaltare i momenti più cupi e tenebrosi con toni oscuri. La vicenda è classicamente giocata su un dispiegarsi di eventi e colpi di scena, funzionali alla trama così come alla costruzione dei personaggi, la cui ambiguità viene risolta solo nel finale. A dispetto dell'omogeneità del risultato, il film alterna alleggerimenti ironici a sequenze d'impatto (come quella iniziale, dal sapore quasi gotico, che descrive la morte dell'anziana Ethel, ospite di Nora, interpretata dalla non accreditata Chana Coubert) e a momenti in cui i filtri della macchina da presa alterano visivamente le immagini, così da sottolineare la confusione tra la realtà e l'immaginazione della protagonista. Suggestivo, ma molto più convenzionale di quanto voglia sembrare. Film di riferimento per autori italiani a venire, come Dario Argento. Valentina Cortese, presenza oscura ed enigmatica, è Laura. Scritto dal regista Mario Bava con Enzo Corbucci, Ennio De Concini, Eliana De Sabata, Mino Guerrini e Franco Prosperi; musiche di Roberto Nicolosi. La canzone Furore, inclusa nei titoli di testa, è cantata da Adriano Celentano.
Maximal Interjector
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