Il segno del leone
Le signe du lion
1959
Paese
Francia
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
103 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Eric Rohmer
Attori
Jess Hahn
Michèle Girardon
Van Doude
Paul Bisciglia
Macha Méril
Parigi. Artista quarantenne immerso nel brulicante mondo bohémien di Saint-Germain-des-Prés, Pierre (Jess Hahn) tira a campare bighellonando qua e là. Un giorno scopre di aver ricevuto una ingente eredità ma, quando la notizia viene smentita, si abbandona alla miseria riducendosi alla vita da clochard. Ma la sorte tornerà a sorridergli. Lungometraggio d'esordio di Eric Rohmer, pseudonimo di Maurice Schérer, già affermato critico cinematografico dei Cahiers du cinéma sin dalla loro fondazione, avvenuta nel 1951. Pur presentando un significativo discorso sul destino (specularmente avverso e favorevole) che tornerà nelle opere successive del regista, il film rimane un ritratto caratterizzato da uno spigoloso realismo, evidente nel tratteggiamento di una Parigi afosa e ostile, che non lascia trasparire quella proverbiale leggerezza tipica della produzione a venire del cineasta francese ma sembra anzi concentrarsi su quegli aspetti dell'esistenza meno graditi a Rohmer. Una parabola secca, calata nelle vie della città, in cui la musica ricopre un ruolo centrale, con il tema Musique pou un... scritto da Louis Saguer e interpretato al violino da Gérard Jarry che accompagna le peregrinazioni di un protagonista (un compositore) che si è sempre affidato alla fortuna. Il cinema della parola di Rohmer è ancora a uno stadio primordiale, tanto che, soprattutto nella parte centrale della pellicola, i silenzi hanno la stessa importanza dei dialoghi. Bella l'ambientazione povera, valorizzata dalle riprese in interni ed esterni naturali, ma diversi i momenti di stanca. Prodotto da Claude Chabrol.
Maximal Interjector
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