Un giovane reporter (Rik Van Nutter) viene inviato a bordo di una stazione spaziale per scrivere un reportage: si troverà a dover fermare un'astronave impazzita per salvare la terra. L'esordio alla regia dell'italianissimo Antonio Margheriti, regista di B-movie meglio conosciuto come Anthony Dawson e qui accreditato come Anthony Daisies, è un film di fantascienza realizzato con un budget ridicolo e in appena una ventina di giorni che, nonostante gli evidenti limiti, propone anche qualche spunto interessante. Ben prima che Kubrick pensasse al suo capolavoro 2001: Odissea nello spazio (1968), Margheriti anticipa il tema dell'intelligenza artificiale che prende il controllo sui creatori umani, costruendo le sequenze spaziali con viraggi cromatici sul bianco e nero ed eliminando totalmente il cliché dell'alieno malvagio. Uno sguardo attento alla concorrenza americana non impedisce a Margheriti di cimentarsi con il buon artigianato cinematografico italiano. Peccato che la resa sia un po' grossolana. Il discreto successo riscosso dal film permise inoltre al regista di proseguire con la sua carriera.