I diafanoidi vengono da Marte
Durata
97
Formato
Regista
Un'astronave viene invasa da marziani sotto forma di particelle luminose: gli alieni sono intenzionati a conquistare la Terra e per farlo vogliono impadronirsi di corpi umani.
Secondo film della serie Gamma Uno ambientata nell'omonima stazione spaziale, I diafanoidi vengono da Marte ha lo stesso grave problema che contraddistingue gran parte delle pellicole di Anthony Dawson, al secolo Antonio Margheriti: le idee, per quanto interessanti, non trovano una realizzazione adeguata a causa della scarsità di mezzi. Basti pensare che il regista dovette girare tutti e quattro film della serie in poche settimane per capire i limiti più che restrittivi del suo margine d'azione. Tornano attori e scenografie del capitolo precedente, I criminali della galassia (1966), rispetto al quale si fa sentire l'aspetto televisivo (il progetto era stato inizialmente concepito per la TV americana, arrivando in sala solo in un secondo momento) e, se da una parte si può apprezzare la fidelizzazione dei personaggi, dall'altra c'è indubbiamente meno freschezza e vitalità.
Secondo film della serie Gamma Uno ambientata nell'omonima stazione spaziale, I diafanoidi vengono da Marte ha lo stesso grave problema che contraddistingue gran parte delle pellicole di Anthony Dawson, al secolo Antonio Margheriti: le idee, per quanto interessanti, non trovano una realizzazione adeguata a causa della scarsità di mezzi. Basti pensare che il regista dovette girare tutti e quattro film della serie in poche settimane per capire i limiti più che restrittivi del suo margine d'azione. Tornano attori e scenografie del capitolo precedente, I criminali della galassia (1966), rispetto al quale si fa sentire l'aspetto televisivo (il progetto era stato inizialmente concepito per la TV americana, arrivando in sala solo in un secondo momento) e, se da una parte si può apprezzare la fidelizzazione dei personaggi, dall'altra c'è indubbiamente meno freschezza e vitalità.