L'occhio caldo del cielo
The Last Sunset
Durata
112
Formato
Regista
Ricercato dallo sceriffo Dana Stribling (Rock Hudson), il bandito Brendan O'Malley (Kirk Douglas) passa il confine con il Messico, rifugiandosi nel ranch di John Breckenridge (Joseph Cotten), sposato alla sua ex amante Belle (Dorothy Malone). Sarà reclutato per scortare una mandria in Texas e verrà folgorato dall'adolescente Missy (Carol Lynley), figlia di Belle.
Robert Aldrich torna al western, genere che aveva dato avvio alla sua prolifica carriera, e mette in scena un romanzo di Howard Rigsby, adattato da Dalton Trumbo. Stile essenziale, dialoghi incisivi e caratterizzazioni psicologicamente approfondite: al regista, più di ogni altra cosa, interessa sondare gli abissi dell'animo umano (i personaggi sono portatori di un passato oscuro e inconfessabile) e tratteggiare le derive torbide così spesso accarezzate nella sua filmografia (disturbante l'ombra dell'incesto che pesa su Brendan). Atmosfere rarefatte e al tempo fiammeggianti (notevole il contributo di una magnifica fotografia, firmata da Ernest Laszlo) per una pellicola ambiziosa; peccato che i registri non sempre siano ben equilibrati (fastidiose le punte eccessivamente melò). Il finale, in ogni caso, rimane scolpito nella memoria e Kirk Douglas offre una delle sue interpretazioni più compiute. Da riscoprire. Colonna sonora di Ernest Gold.
Robert Aldrich torna al western, genere che aveva dato avvio alla sua prolifica carriera, e mette in scena un romanzo di Howard Rigsby, adattato da Dalton Trumbo. Stile essenziale, dialoghi incisivi e caratterizzazioni psicologicamente approfondite: al regista, più di ogni altra cosa, interessa sondare gli abissi dell'animo umano (i personaggi sono portatori di un passato oscuro e inconfessabile) e tratteggiare le derive torbide così spesso accarezzate nella sua filmografia (disturbante l'ombra dell'incesto che pesa su Brendan). Atmosfere rarefatte e al tempo fiammeggianti (notevole il contributo di una magnifica fotografia, firmata da Ernest Laszlo) per una pellicola ambiziosa; peccato che i registri non sempre siano ben equilibrati (fastidiose le punte eccessivamente melò). Il finale, in ogni caso, rimane scolpito nella memoria e Kirk Douglas offre una delle sue interpretazioni più compiute. Da riscoprire. Colonna sonora di Ernest Gold.