La figlia del capitano
Durata
102
Formato
Regista
Il giovane alfiere Piotr (Cesare Danova), nella Russia di Caterina II, viene mandato in un fortino isolato nella fredda Siberia. Qui verrà accolto dal capitano Minorov (Aldo Silvani) della cui figlia (Irasema Dilian) finirà per innamorarsi. I due si fidanzano, ma l'assalto dei cosacchi ai danni del forte minaccia la loro unione.
Tratto dall'omonimo romanzo di Aleksandr Puskin, La figlia del capitano è l'ennesima dimostrazione del talento registico di Mario Camerini. Il cineasta confeziona in maniera sorprendente un prodotto che si lascia apprezzare anche solo per la sua cornice: gli scenari, i costumi, le musiche e i movimenti di macchina sono accurati e ricercati. Eppure l'impianto, seppure ben riuscito, non riesce a coprire totalmente le lacune di una sceneggiatura vacua e prolissa, che stenta ad andare a fondo nelle problematiche sollevate e lavora con superficialità sui personaggi (supportati, tra l'altro, in maniera non molto efficace dagli attori). Il film venne presentato in concorso al Festival di Cannes del 1947.
Tratto dall'omonimo romanzo di Aleksandr Puskin, La figlia del capitano è l'ennesima dimostrazione del talento registico di Mario Camerini. Il cineasta confeziona in maniera sorprendente un prodotto che si lascia apprezzare anche solo per la sua cornice: gli scenari, i costumi, le musiche e i movimenti di macchina sono accurati e ricercati. Eppure l'impianto, seppure ben riuscito, non riesce a coprire totalmente le lacune di una sceneggiatura vacua e prolissa, che stenta ad andare a fondo nelle problematiche sollevate e lavora con superficialità sui personaggi (supportati, tra l'altro, in maniera non molto efficace dagli attori). Il film venne presentato in concorso al Festival di Cannes del 1947.