La cuccagna
Durata
104
Formato
Regista
Rossella (Donatella Turri) si è appena diplomata alle scuole superiori e, in pieno boom economico, si mette alla ricerca di un lavoro, nonostante la famiglia non sia d'accordo. Gli impieghi che le sono offerti, però, vengono da persone che sfruttano la sua ingenuità e la sua bellezza, lasciandola in situazioni sempre più imbarazzanti.
Salce si focalizza inaspettatamente sul lato oscuro del boom economico, mostrando come, in quel sistema, abbiano trovato facilmente spazio truffatori e affaristi, pronti a sfruttare ogni tipo d'ingenuità. L'interessante spunto non trova però uno sviluppo altrettanto accattivante, fermandosi troppo spesso a soluzioni prevedibili e poco approfondite, focalizzandosi su personaggi troppo stereotipati, come l'insipida protagonista e il ragazzo disilluso, interpretato da un malinconico Luigi Tenco. Il film rimane sul sicuro, evitando di giocare sullo sguardo acuto e ironico del regista o di spingere sul lato più drammatico: così il risultato è ridondante e coinvolgente solo a tratti. Un po' più di coraggio gli avrebbe fatto bene.
Salce si focalizza inaspettatamente sul lato oscuro del boom economico, mostrando come, in quel sistema, abbiano trovato facilmente spazio truffatori e affaristi, pronti a sfruttare ogni tipo d'ingenuità. L'interessante spunto non trova però uno sviluppo altrettanto accattivante, fermandosi troppo spesso a soluzioni prevedibili e poco approfondite, focalizzandosi su personaggi troppo stereotipati, come l'insipida protagonista e il ragazzo disilluso, interpretato da un malinconico Luigi Tenco. Il film rimane sul sicuro, evitando di giocare sullo sguardo acuto e ironico del regista o di spingere sul lato più drammatico: così il risultato è ridondante e coinvolgente solo a tratti. Un po' più di coraggio gli avrebbe fatto bene.