Dove sono finiti i sogni di gioventù?
Seishun no yume imaizuko
Durata
92
Formato
Regista
Tetsuo (Ureo Egawa), facoltoso studente proveniente da una famiglia agiata, passa il tempo con gli amici che, alla morte del padre, mette a lavorare nell'impresa di famiglia. Non tutto però andrà per il verso giusto.
Un Ozu ancora agli esordi della sua carriera, che si dedica a tematiche giovanili con mano complessivamente discreta e talvolta sicura ma anche con una vocazione allo spaccato sociale non del tutto compiuta e risolta, oltre che piuttosto acerba nel guardare agli strati più ordinari della società e della gioventù dell'epoca. Il regista giapponese appare di fatto ben lontano dalle gloriose vette della sua filmografia successiva e si limita a confezionare un prodotto generazionale che lavora, fin dal titolo, sullo sfumare e il venir meno delle illusioni, sull'irruzione di ciò che è reale in mezzo a ciò che si è soliti immaginare come ovattato e confortevole. C'è un certo vitalismo, un marcato situazionismo, un gusto che guarda a modelli americani, ma mancano un collante e un'urgenza reali, a questo film tutto sommato sfilacciato ed elementare.
Un Ozu ancora agli esordi della sua carriera, che si dedica a tematiche giovanili con mano complessivamente discreta e talvolta sicura ma anche con una vocazione allo spaccato sociale non del tutto compiuta e risolta, oltre che piuttosto acerba nel guardare agli strati più ordinari della società e della gioventù dell'epoca. Il regista giapponese appare di fatto ben lontano dalle gloriose vette della sua filmografia successiva e si limita a confezionare un prodotto generazionale che lavora, fin dal titolo, sullo sfumare e il venir meno delle illusioni, sull'irruzione di ciò che è reale in mezzo a ciò che si è soliti immaginare come ovattato e confortevole. C'è un certo vitalismo, un marcato situazionismo, un gusto che guarda a modelli americani, ma mancano un collante e un'urgenza reali, a questo film tutto sommato sfilacciato ed elementare.