Anche se non sono riuscito a laurearmi

In vista di un esame che si preannuncia essere particolarmente difficile, degli studenti, oltre a perdere tempo qua e là, si arrovellano per trovare un modo che gli consenta di copiare. Non tutto però andrà secondo i loro piani.

Un film leggero e modesto, girato da Ozu nella primavera del 1930, ma molto rappresentativo della prima parte della carriera dell'autore giapponese, che a quel tempo si cimentava spesso e volentieri con la commedia a tutto tondo, com'era naturale che fosse in tempo di cinema muto e di comicità ancora interamente ancorata a soluzioni slapstick e a un situazionismo di matrice fisica. Spensierato e disinvolto per il modo in cui ostenta l'immaturità dei suoi protagonisti, il loro bighellonare e la scarsissima voglia di impegnarsi seriamente che li accomuna e li separa dal resto dei loro coetanei, il film di Ozu dimostra una buona padronanza del mezzo cinematografico e non sfigura nel contesto semantico e formale dei primi decenni della storia del cinema mondiale, pur rimanendo un'opera inevitabilmente sottotono e piuttosto svogliata, che ripiega in modo prevedibile sulla dimensione familiare e si rintana dentro pochi ambienti senza mai porsi il problema di evadere dalla ristrettezza delle proprie location.