Varsavia. La giovane Ewa (Grazyna Dlugolecka) si innamora di Lukasz (Jerzy Zelnick), nei primi anni del Novecento, e gli regala un figlio. La coppia si separa quando lui sparisce in direzione di Roma: lei vive indicibili disgrazie e peripezie in giro per l'Europa, alla ricerca dell'amato. Quando lo ritroverà, però, sarà troppo tardi.

Indigesto, torrenziale (oltre due ore) mélo che il polacco Borowczyk, dopo aver lavorato per anni in Francia, dirige e sceneggia in patria a partire da un romanzo del 1908 del connazionale Stefan Żeromski (1864-1925). Il soffocante formalismo, i barocchismi, le sottese pulsazioni erotico-nevrotiche fiaccano l'animo di un racconto di formazione violento negli snodi (le disgrazie che capitano alla protagonista sono effettivamente atroci), ma inetto nello sviluppo narrativo. Ogni elemento, a partire dall'originaria condizione di peccato che grava sulla filosofia dell'intera opera, è laccato e inerte, e il finale, che si vorrebbe crudelmente fatale e ai limiti di una provvidenza che non concede scampo alla buona sorte, è più ingenuo e goffo che altro. Una piccola menzione positiva per la buona prova della protagonista Grazyna Dlugolecka.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica