L'istruttoria è chiusa: dimentichi
Durata
106
Formato
Regista
In seguito a un incidente stradale, l’architetto Vanzi (Franco Nero) finisce in prigione con l’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. In attesa del giudizio, vivrà la terribile esperienza del carcere, tra guardie senza pietà, compagni di cella violenti e la difficoltà di instaurare qualsiasi tipo di amicizia.
Basandosi sul romanzo Tante sbarre di Leros Pittoni, Damiano Damiani realizza un dignitoso film d’impegno sociale, anche se lontano dai fasti del precedente Il giorno della civetta (1968). Il problema principale è proprio nella sceneggiatura, scritta dal regista con Massimo De Rita e Dino Maiuri, la quale, nonostante sia abile nello scandagliare la psicologia e i turbamenti del suo protagonista, alla distanza appare fin troppo didascalica e prevedibile. A mancare è anche quel guizzo autoriale che avrebbe garantito una personalità forte: il risultato è volenteroso ma tutto sommato trascurabile. Uscito lo stesso anno del più apprezzato Confessione di un commissario di polizia al procuratore della Repubblica. Musiche di Ennio Morricone.
Basandosi sul romanzo Tante sbarre di Leros Pittoni, Damiano Damiani realizza un dignitoso film d’impegno sociale, anche se lontano dai fasti del precedente Il giorno della civetta (1968). Il problema principale è proprio nella sceneggiatura, scritta dal regista con Massimo De Rita e Dino Maiuri, la quale, nonostante sia abile nello scandagliare la psicologia e i turbamenti del suo protagonista, alla distanza appare fin troppo didascalica e prevedibile. A mancare è anche quel guizzo autoriale che avrebbe garantito una personalità forte: il risultato è volenteroso ma tutto sommato trascurabile. Uscito lo stesso anno del più apprezzato Confessione di un commissario di polizia al procuratore della Repubblica. Musiche di Ennio Morricone.