Una ragazza piuttosto complicata
Durata
112
Formato
Regista
Alberto (Jean Sorel) intercetta telefonicamente una conversazione tra due donne amanti: trova una di loro, Claudia (Catherine Spaak), e intreccerà con lei una relazione conflittuale e torbida. A complicare ancora di più le cose, ci pensa l'entrata in scena di Pietro (Gigi Proietti), fidanzato della stessa Claudia.
Damiani torna sui sentieri di Moravia: dopo La noia(1963) adatta un'altra opera dell'importante scrittore romano dal titolo La marcia indietro. Inizio a dir poco folgorante, con una sequenza telefonica confezionata con un taglio visivo erotico-surreale, un registro che farà da telaio estetico e stilistico a tutto il film: un'impalcatura affascinante e godibile a piccole dosi, prologo compreso, ma che alla lunga si rivela ridondante e già vista troppe altre volte. Le incursioni efficaci però non mancano e il film ostenta a tratti una sincera, scomoda spavalderia, ma la compresenza di sessualità, voyeurismo e inserti drammatici finisce col far sì che questi elementi si pestino i piedi a vicenda, compromettendo l'insieme.
Damiani torna sui sentieri di Moravia: dopo La noia(1963) adatta un'altra opera dell'importante scrittore romano dal titolo La marcia indietro. Inizio a dir poco folgorante, con una sequenza telefonica confezionata con un taglio visivo erotico-surreale, un registro che farà da telaio estetico e stilistico a tutto il film: un'impalcatura affascinante e godibile a piccole dosi, prologo compreso, ma che alla lunga si rivela ridondante e già vista troppe altre volte. Le incursioni efficaci però non mancano e il film ostenta a tratti una sincera, scomoda spavalderia, ma la compresenza di sessualità, voyeurismo e inserti drammatici finisce col far sì che questi elementi si pestino i piedi a vicenda, compromettendo l'insieme.