Assolto per aver commesso il fatto

Emilio Garrone (Alberto Sordi), ex ispettore della SIAE, tenta di accaparrarsi con mezzi poco leciti tutte le televisioni o radio private che gli capitano sotto mano. Farla franca, però, non sarà molto semplice.

Alberto Sordi punta all'attualità, prendendo spunto dal caso Giancarlo Parretti che un paio d'anni prima divenne proprietario del gruppo Pathè-Metro-Goldwyn-Mayer-United Artists prima di essere scoperto ed essere citato in tribunale per i suoi loschi traffici. Il tentativo di rappresentarne l'ascesa e la relativa caduta, però, si spegne molto presto a causa di una messinscena di terz'ordine e di una sceneggiatura con più falle che spunti degni di nota. Le ambizioni c'erano, ma svaniscono sotto una coltre di errori tecnici di ogni tipo, oltre che di una prolissità evidente e ingiustificata. Sceneggiatura di Sordi in coppia con Rodolfo Sonego.