Un italiano in America
Durata
92
Formato
Regista
Uomo semplice e ingenuo, Giuseppe (Alberto Sordi) è un benzinaio che vive e lavora in un paesino in provincia di Viterbo. La sua vita subisce una svolta quando, casualmente, un americano lo informa che suo padre (Vittorio De Sica) non è morto come egli pensava. Giuseppe viene così invitato a partecipare a un programma TV negli Stati Uniti, dove potrà incontrarlo e vincere ricchi premi.
Al terzo lungometraggio da regista, Sordi ricalca la struttura lineare e turistica già proposta in Fumo di Londra (1966): mostra la cornice dei paesaggi e delle meraviglie d'America, sviluppando in seguito l'intreccio con le (dis)avventure dei protagonisti. Il film, però, rischia di apparire banale e piuttosto frettoloso anche se, specialmente nella seconda parte, è in grado di offrire momenti caratterizzati da una delicata vena di malinconia che sfociano nell'azzeccato finale dal sapore agrodolce. Purtroppo questa qualità non viene sviluppata a dovere, spesso messa in ombra dall'abbondare di scenette stereotipate e macchiettistiche. Alberto Sordi e Vittorio De Sica danno vita a un duetto attoriale dall'alto potenziale ma meno efficace di quanto fosse lecito aspettarsi.
Al terzo lungometraggio da regista, Sordi ricalca la struttura lineare e turistica già proposta in Fumo di Londra (1966): mostra la cornice dei paesaggi e delle meraviglie d'America, sviluppando in seguito l'intreccio con le (dis)avventure dei protagonisti. Il film, però, rischia di apparire banale e piuttosto frettoloso anche se, specialmente nella seconda parte, è in grado di offrire momenti caratterizzati da una delicata vena di malinconia che sfociano nell'azzeccato finale dal sapore agrodolce. Purtroppo questa qualità non viene sviluppata a dovere, spesso messa in ombra dall'abbondare di scenette stereotipate e macchiettistiche. Alberto Sordi e Vittorio De Sica danno vita a un duetto attoriale dall'alto potenziale ma meno efficace di quanto fosse lecito aspettarsi.