Attore. Dopo un periodo nei marines tenta di seguire le orme del padre, diventando giornalista, soprattutto radiofonico. La carriera nel cinema inizia a 34 anni con Lilith, la dea dell’amore (Lilith, 1964), dove affianca Warren Beatty, con il quale torna a lavorare nel 1967 in Gangster story: la sua performance gli frutta la prima nomination agli Oscar. Alza la prima statuetta nel 1972, assieme al Golden Globe, per la sua interpretazione di Jimmy Doyle ne Il braccio violento della legge (The French Connection, 1971) di William Friedkin. Il secondo Oscar arriva nel 1993 per Gli spietati (Unforgiven) di Clint Eastwood, mentre nel 1989 vince l’Orso d’Argento al Festival di Berlino per Mississippi Burning – Le radici dell’odio (Mississippi Burning). Nel 1978 è Lex Luthor in Superman (1978) di Richard Donner, tornando anche nel secondo e nel quarto capitolo. Alterna interpretazioni drammatiche ad altre più leggere, mostrando sempre enorme carisma: nel 2002 conquista un Golden Globe per I Tenenbaum (The Royal Tenenbaums, 2001) di Wes Anderson.