La donna del bandito
They Live by Night
Durata
95
Formato
Regista
Bowie Bowers (Farley Granger), ingiustamente incarcerato per omicidio, evade insieme ai loschi Chickamaw (Howard Da Silva) e T-Dub (Jay C. Flippen), che coinvolgono il giovane in una rapina a una banca. Ma Bowie si innamora di Keechie (Cathy O'Donnell), nipote di Chickamaw, e sogna di costruire una nuova vita insieme a lei.
Fulminante opera prima di Nicholas Ray, già aiuto regista di Elia Kazan in Un albero cresce a Brooklyn (1945). È il film che, insieme al poco successivo La sanguinaria (b-movie del 1950 firmato Joseph H. Lewis) crea l'archetipo del gangster movie incentrato sulla coppia criminale, ripreso al cinema infinite volte da Gangster Story (1967) a Getaway! (1972), da La rabbia giovane (1973) ad Assassini nati (1994). Il filone si richiama alle imprese di Bonnie e Clyde, ma gli eroi di Ray non sono colpevoli bensì vittime, angeli perduti fagocitati da una società brutale e da un sistema insensibile. In un'atmosfera tesa che il regista disegna con notevole modernità registica (vedi l'inseguimento ripreso da un elicottero), la parabola tragica e disperata di Bowie e Keechie si tinge di poesia e porta in scena i prodromi di quel disagio giovanile che Ray racconterà più avanti, come nessuno prima di lui, in Gioventù bruciata (1955). Il film è tratto dal romanzo Ladri come noi di Edward Anderson, cui si ispirerà anche Gang (1974) di Robert Altman.
Fulminante opera prima di Nicholas Ray, già aiuto regista di Elia Kazan in Un albero cresce a Brooklyn (1945). È il film che, insieme al poco successivo La sanguinaria (b-movie del 1950 firmato Joseph H. Lewis) crea l'archetipo del gangster movie incentrato sulla coppia criminale, ripreso al cinema infinite volte da Gangster Story (1967) a Getaway! (1972), da La rabbia giovane (1973) ad Assassini nati (1994). Il filone si richiama alle imprese di Bonnie e Clyde, ma gli eroi di Ray non sono colpevoli bensì vittime, angeli perduti fagocitati da una società brutale e da un sistema insensibile. In un'atmosfera tesa che il regista disegna con notevole modernità registica (vedi l'inseguimento ripreso da un elicottero), la parabola tragica e disperata di Bowie e Keechie si tinge di poesia e porta in scena i prodromi di quel disagio giovanile che Ray racconterà più avanti, come nessuno prima di lui, in Gioventù bruciata (1955). Il film è tratto dal romanzo Ladri come noi di Edward Anderson, cui si ispirerà anche Gang (1974) di Robert Altman.