Il bambino d'inverno

L'enfant de l'hiver

Anno

Paese

Generi

Durata

84

Formato

Regista

Valzer di coppie all'insegna di tradimenti, passioni, crisi e amori che s'interrompono sotto il peso delle responsabilità che incombono e di un fisiologico, inarrestabile rimescolamento dei sentimenti, in cui tutto è mutevole e precario.

Si respira un senso di angusto esistenzialismo nel secondo film di Olivier Assayas, come se la speranza fosse stata definitivamente sottratta a una generazione sempre più prigioniera di spazi non all'altezza delle proprie ambizioni e dei propri sogni. L'andamento emotivo della vicenda regge quanto basta, ma le tinte fosche all'interno delle quali i personaggi si muovono, a lungo andare, non possono non sembrare un po' gratuite e stantìe, come guidate da un fastidioso occhio onnisciente che tutto fa fuorché avvicinare lo spettatore al cuore della storia. Lo stile del regista, dal canto suo, non riesce a riscattare la materia di base: Assayas si impegna a respirare addosso ai suoi attori e la sua macchina da presa pare fluttuare attraverso l'aria e tallonare gli interpreti, ma non riesce quasi mai a incidere come dovrebbe.
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