Il disordine
Désordre
Durata
91
Formato
Regista
Tre giovani coinquilini condividono una bruciante passione per la musica. Tentano di rubare alcuni strumenti musicali ma le conseguenze del gesto sono tragiche e ci scappa per sbaglio il morto: il proprietario del negozio, infatti, resta ucciso nel tentativo di fermarli. Seguiranno le loro vicissitudini.
L'esordio alla regia dell'ex critico dei Cahiers du Cinéma Olivier Assayas, già sceneggiatore di fiducia di André Techiné, mescola abilmente l'immersione nelle velleità artistica di uno sbandato gruppo di ragazzacci alla descrizione della tensione, vitalistica e sessuale, che anima le loro vite. Girato con una mano discretamente abile, ma ancora molto acerbo, deve moltissimo al background sia cinefilo che cinematografico accumulato da Assayas fino a quel momento, destinato però a evolversi verso esiti più sfaccettati e degni di nota, interessanti non solo per l'eleganza formale ma anche per l'originalità dello sguardo.
L'esordio alla regia dell'ex critico dei Cahiers du Cinéma Olivier Assayas, già sceneggiatore di fiducia di André Techiné, mescola abilmente l'immersione nelle velleità artistica di uno sbandato gruppo di ragazzacci alla descrizione della tensione, vitalistica e sessuale, che anima le loro vite. Girato con una mano discretamente abile, ma ancora molto acerbo, deve moltissimo al background sia cinefilo che cinematografico accumulato da Assayas fino a quel momento, destinato però a evolversi verso esiti più sfaccettati e degni di nota, interessanti non solo per l'eleganza formale ma anche per l'originalità dello sguardo.