La finestra sul luna-park
Durata
90
Formato
Regista
Dopo aver passato un lungo periodo in Africa per lavoro, Aldo (Gastone Renzelli) torna a casa per il funerale di sua moglie. Suo figlio Mario (Giancarlo Damiani), però, quasi non lo riconosce e Aldo dovrà faticare per riconquistare il suo amore.
Ennesima dimostrazione del notevole sguardo sull'infanzia offerto da Luigi Comencini, La finestra sul luna park è un film capace di emozionare (nei flashback, in primis), toccando le corde giuste. Il piccolo Mario, dopo la morte della madre, sembra più affezionato a un rigattiere che al padre, figura assente e forse incapace di capire le reali necessità di suo figlio. Le tematiche sono importanti, la resa un po' incerta: la buona sceneggiatura, scritta dal regista insieme a Suso Cecchi D'Amico, regge fino all'ultimo nonostante siano diversi i momenti eccessivamente scolastici. All'epoca venne poco apprezzato, oggi, pur con i suoi limiti, è un lungometraggio da riscoprire.
Ennesima dimostrazione del notevole sguardo sull'infanzia offerto da Luigi Comencini, La finestra sul luna park è un film capace di emozionare (nei flashback, in primis), toccando le corde giuste. Il piccolo Mario, dopo la morte della madre, sembra più affezionato a un rigattiere che al padre, figura assente e forse incapace di capire le reali necessità di suo figlio. Le tematiche sono importanti, la resa un po' incerta: la buona sceneggiatura, scritta dal regista insieme a Suso Cecchi D'Amico, regge fino all'ultimo nonostante siano diversi i momenti eccessivamente scolastici. All'epoca venne poco apprezzato, oggi, pur con i suoi limiti, è un lungometraggio da riscoprire.