Guilty of Romance
Koi no tsumi
Durata
144
Formato
Regista
Un misterioso serial killer commette omicidi a sfondo sessuale a Shibuya, un quartiere a luci rosse di Tokyo. Le indagini della polizia finiscono per incrociarsi con la vita di Izumi (Megumi Kagurazaka), donna di mezza età dalla vita monotona e delusa dal matrimonio. Seguendo i propri desideri, Izumi comincia prima a recitare in film porno, poi a prostituirsi insieme all'insegnante Mitsuko (Makoto Togashi), che diventa sua mentore.
Terzo (e più debole) capitolo della "trilogia dell'odio" di Sion Sono, cominciata nel 2008 con Love Exposure e proseguita nel 2010 con Cold Fish. La pellicola, che si ispira a Il castello (1926) di Franz Kafka, nonostante non sia particolarmente avvincente nelle scene erotiche, così come nella messinscena della violenta misantropia e nell'accumulo di estetismi fini a se stessi, finisce però per risultare suggestiva, disturbante, allucinante e allucinata nelle sue ossessioni cromatiche. Diversi i passaggi affascinanti, ma non mancano anche i momenti di stanca e la durata è indubbiamente eccessiva. Imperdibile, in ogni caso, per i fan della prima ora di Sono, che potranno rimanere estasiati dai colori al neon di un'opera pop che è un'allegoria moderna alienante e un mélo depravato.
Terzo (e più debole) capitolo della "trilogia dell'odio" di Sion Sono, cominciata nel 2008 con Love Exposure e proseguita nel 2010 con Cold Fish. La pellicola, che si ispira a Il castello (1926) di Franz Kafka, nonostante non sia particolarmente avvincente nelle scene erotiche, così come nella messinscena della violenta misantropia e nell'accumulo di estetismi fini a se stessi, finisce però per risultare suggestiva, disturbante, allucinante e allucinata nelle sue ossessioni cromatiche. Diversi i passaggi affascinanti, ma non mancano anche i momenti di stanca e la durata è indubbiamente eccessiva. Imperdibile, in ogni caso, per i fan della prima ora di Sono, che potranno rimanere estasiati dai colori al neon di un'opera pop che è un'allegoria moderna alienante e un mélo depravato.