Ho ucciso Jess il bandito
I Shot Jesse James
Durata
81
Formato
Regista
Robert Ford (John Ireland) uccide il bandito Jesse James (Reed Hadley), suo capo e amico. Con i soldi della taglia vorrebbe costruirsi una nuova vita con l'amata Cynthy (Barbara Britton), ma il suo atto omicida gli fa guadagnare la fama di codardo e gli costa l'affetto della stessa Cynthy.
Ex cronista e reduce di guerra, già sceneggiatore fin dagli anni Trenta, Samuel Fuller esordisce come regista con questo B-movie forse non eccelso ma interessante e ben girato, che offre un assaggio di quella che sarà la sua poetica. Quello di Fuller è un cinema degli antieroi, di cui il primo rappresentante è il Robert Ford di John Ireland, prolifico caratterista forse storicamente un po' sottoutilizzato. L'illustre epopea di Jesse James, raccontata decine di volte sul grande schermo lungo tutta la storia di Hollywood, viene così riletta dal punto di vista del suo carnefice, proprio come farà moltissimi anni dopo Andrew Dominik con L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007). Della personalità del controverso Ford viene offerta un'analisi che cerca di abbozzarne la psicologia e spiegarne le ragioni in una prospettiva tragica e insieme romantica, tracciando inoltre una riflessione sul male e la violenza della natura umana. Non ultimo, secondo molti il film ha il merito di essere il primo western a contenere allusioni alla tematica omosessuale.
Ex cronista e reduce di guerra, già sceneggiatore fin dagli anni Trenta, Samuel Fuller esordisce come regista con questo B-movie forse non eccelso ma interessante e ben girato, che offre un assaggio di quella che sarà la sua poetica. Quello di Fuller è un cinema degli antieroi, di cui il primo rappresentante è il Robert Ford di John Ireland, prolifico caratterista forse storicamente un po' sottoutilizzato. L'illustre epopea di Jesse James, raccontata decine di volte sul grande schermo lungo tutta la storia di Hollywood, viene così riletta dal punto di vista del suo carnefice, proprio come farà moltissimi anni dopo Andrew Dominik con L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007). Della personalità del controverso Ford viene offerta un'analisi che cerca di abbozzarne la psicologia e spiegarne le ragioni in una prospettiva tragica e insieme romantica, tracciando inoltre una riflessione sul male e la violenza della natura umana. Non ultimo, secondo molti il film ha il merito di essere il primo western a contenere allusioni alla tematica omosessuale.