New York, 1886. Un giornalista (Gene Evans), dopo esser stato licenziato dalla sua azienda, fonda un proprio quotidiano che avrà presto grande successo. La rivalità però è altissima e, tra i suoi nuovi nemici, si posiziona anche un'editrice (Mary Welch) di cui è innamorato.

Il mondo del giornalismo secondo Samuel Fuller: il regista, seppur abituato a film di ben altro genere, firma un'opera personale e in cui riesce a inserire il suo tocco stilistico in ogni sequenza. Le tematiche sono tante (i pionieri del mestiere giornalistico, le rivalità professionali, le schermaglie amorose) ma Fuller ha fretta, ci si sofferma solo il giusto, e con il suo sguardo concitato colpisce per lo spessore visivo della messinscena. Gli splendidi piani-sequenza sono perfettamente integrati nel racconto e contribuiscono a rendere la visione dinamica, stratificata e coinvolgente. Oggi troppo dimenticato, è un film da recuperare a tutti i costi. Il titolo fa riferimento alla strada di Manhattan in cui hanno sede la maggior parte dei giornali di New York.
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