Totò, Peppino e le fanatiche
Durata
88
Formato
Regista
Antonio Vignanelli (Totò) e Peppino Caprioli (Peppino De Filippo), internati in manicomio dalle rispettive famiglie, raccontano al direttore le vicissitudini che li hanno condotti in quel luogo. Ne viene fuori un quadro inquietantemente comico del ménage familiare.
Totò e Peppino insieme sono garanzia di incassi sicuri, ma in questo caso il pur bravo e sodale Mattoli sembra essersi affidato del tutto al duo senza neanche preoccuparsi di costruirgli intorno un film degno di tale nome che invece, se meglio strutturato, poteva garantire risultati ben diversi. La storia scorre così in una serie di capitoli ridotti a semplici caricatori di gag, spesso usurate, che neanche i due grandi comici riescono a rivitalizzare. Anzi, in più di una sequenza, sembrano costretti in scenette di infimo ordine, indegne della loro fama: si salvano però la prima parte e la conclusione, una cornice che riesce a salvare un po' il risultato complessivo.
Totò e Peppino insieme sono garanzia di incassi sicuri, ma in questo caso il pur bravo e sodale Mattoli sembra essersi affidato del tutto al duo senza neanche preoccuparsi di costruirgli intorno un film degno di tale nome che invece, se meglio strutturato, poteva garantire risultati ben diversi. La storia scorre così in una serie di capitoli ridotti a semplici caricatori di gag, spesso usurate, che neanche i due grandi comici riescono a rivitalizzare. Anzi, in più di una sequenza, sembrano costretti in scenette di infimo ordine, indegne della loro fama: si salvano però la prima parte e la conclusione, una cornice che riesce a salvare un po' il risultato complessivo.