Tra cielo e terra
Heaven & Heart
Durata
140
Formato
Regista
Le Ly (Hiep Thi Le) è una donna vietnamita che durante la guerra è costretta a mille soprusi e peripezie. Quando il sergente americano Steve Butler (Tommy Lee Jones) le chiede di sposarlo e di andare con lui in California, sembra che le cose inizino a migliorare. Ma anche laggiù le difficoltà non mancheranno.
Dopo aver trattato la guerra del Vietnam nei precedenti Platoon (1986) e Nato il quattro Luglio (1989), Oliver Stone torna sulla questione, scegliendo questa volta il punto di vista di una cittadina vietnamita. A partire da questa idea interessante, Tra cielo e terra si presenta come un'operazione sulla carta estremamente suggestiva, ma purtroppo il regista non riesce a gestire al meglio il materiale a disposizione e finisce per realizzare una pellicola piuttosto banale nei contenuti, prolissa e ripetitiva nel ritmo e, soprattutto, carica di retorica. Infatti, proprio quella retorica presente in maniera più calcolata ed equilibrata nelle precedenti riflessioni di Stone sul conflitto americano-asiatico, qui non riesce a essere contenuta e dilaga appesantendo la pellicola. Il film è un continuo alternarsi tra momenti di grande crudezza, in cui il regista sembra sentirsi a proprio agio (prima fra tutti la sequenza del suicidio del sergente), e sequenze più oniriche e visionarie del tutto fuori luogo. L'intero lavoro è tratto dai due libri autobiografici della stessa Le Ly, intitolati When Heaven and Earth Changed Places e Child of War, Woman of Peace.
Dopo aver trattato la guerra del Vietnam nei precedenti Platoon (1986) e Nato il quattro Luglio (1989), Oliver Stone torna sulla questione, scegliendo questa volta il punto di vista di una cittadina vietnamita. A partire da questa idea interessante, Tra cielo e terra si presenta come un'operazione sulla carta estremamente suggestiva, ma purtroppo il regista non riesce a gestire al meglio il materiale a disposizione e finisce per realizzare una pellicola piuttosto banale nei contenuti, prolissa e ripetitiva nel ritmo e, soprattutto, carica di retorica. Infatti, proprio quella retorica presente in maniera più calcolata ed equilibrata nelle precedenti riflessioni di Stone sul conflitto americano-asiatico, qui non riesce a essere contenuta e dilaga appesantendo la pellicola. Il film è un continuo alternarsi tra momenti di grande crudezza, in cui il regista sembra sentirsi a proprio agio (prima fra tutti la sequenza del suicidio del sergente), e sequenze più oniriche e visionarie del tutto fuori luogo. L'intero lavoro è tratto dai due libri autobiografici della stessa Le Ly, intitolati When Heaven and Earth Changed Places e Child of War, Woman of Peace.