Il ventaglio
The Fan
Durata
89
Formato
Regista
Lord Windermere (Richard Greene) appare a tutti come un marito perfetto. La moglie Margaret (Jeanne Crain) è felice con lui, ma il loro matrimonio sembra essere a rischio quando l'uomo inizia a frequentare e a dare dei soldi a una bella avventuriera, Mrs. Erlynne (Madeleine Carroll). Per ripicca, Margaret accetta la corte di Lord Darlington (George Sanders), ma la verità è molto diversa da quella che crede.
Tratto da una pièce di Oscar Wilde, Il ventaglio è, per Otto Preminger, un tentativo di seguire la lezione del maestro Ernst Lubitsch, che aveva sostituito l'anno prima, dopo la sua morte, sul set de La signora in ermellino. Lo stesso Lubitsch, nel 1925, aveva diretto una pellicola ispirata alla medesima opera di partenza: il film muto è indubbiamente superiore a questo del 1949, ma Preminger riesce ugualmente a difendersi con forza. Non è tra i progetti più personali del suo autore, e manca quella carica emotiva che Preminger ha dato alle sue opere migliori, eppure Il ventaglio funziona per quasi tutta la sua durata, grazie a un buon ritmo e a un quartetto di attori in ottima forma. Il regista, come già dimostrato in Vertigine (1944), sa muoversi alla perfezione tra le diverse temporalità del racconto, e sfrutta al meglio il lungo flashback. Forse è un film un po' fuori tempo massimo, ma risulta ugualmente godibile e confezionato con grande cura.
Tratto da una pièce di Oscar Wilde, Il ventaglio è, per Otto Preminger, un tentativo di seguire la lezione del maestro Ernst Lubitsch, che aveva sostituito l'anno prima, dopo la sua morte, sul set de La signora in ermellino. Lo stesso Lubitsch, nel 1925, aveva diretto una pellicola ispirata alla medesima opera di partenza: il film muto è indubbiamente superiore a questo del 1949, ma Preminger riesce ugualmente a difendersi con forza. Non è tra i progetti più personali del suo autore, e manca quella carica emotiva che Preminger ha dato alle sue opere migliori, eppure Il ventaglio funziona per quasi tutta la sua durata, grazie a un buon ritmo e a un quartetto di attori in ottima forma. Il regista, come già dimostrato in Vertigine (1944), sa muoversi alla perfezione tra le diverse temporalità del racconto, e sfrutta al meglio il lungo flashback. Forse è un film un po' fuori tempo massimo, ma risulta ugualmente godibile e confezionato con grande cura.