L'amante immortale

Daisy Kenyon

Anno

Paese

Usa

Durata

99

Formato

Regista

Daisy Kenyon (Joan Crawford) è divisa tra due uomini: uno è un arrogante avvocato (Dana Andrews), di cui è innamorata, l'altro un reduce di guerra (Henry Fonda) che non smette di corteggiarla. Sposerà il secondo, ma la relazione con il primo la porterà fino in tribunale.

Durante gli anni Quaranta, Otto Preminger ha spesso messo in scena dei triangoli amorosi: basti pensare a due noir come Vertigine (1944) e Un angelo è caduto (1945). Anche ne L'amante immortale costruisce una situazione simile, decisamente anticonvenzionale per gli standard della Hollywood dell'epoca: partendo da un romanzo di Elizabeth Janeway, Preminger dà vita a un altro grande personaggio femminile, indipendente e dotato di uno spessore psicologico che non sembra appartenere alle figure maschili. In grande crescita con il passare dei minuti, il film è una sorta di melò giudiziario, che ha nella seconda parte i suoi momenti migliori. Il ritmo è altissimo, e il merito è anche di un terzetto di attori impeccabile, capace di rendere credibile ogni dialogo. Modernissimo e in anticipo sui tempi, come buona parte della produzione del regista austriaco.
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