Nymph()maniac Vol. I
Nymph()maniac Vol. I
2013
Paesi
Danimarca, Germania, Belgio, Gran Bretagna, Francia
Generi
Erotico, Drammatico
Durata
117 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Lars von Trier
Attori
Charlotte Gainsbourg
Stellan Skarsgård
Stacy Martin
Shia Labeouf
Christian Slater
Uma Thurman
Sophie Kennedy Clark
Jesper Christensen
Una fredda notte d'inverno il solitario Seligman (Stellan Skarsgård) trova Joe (Charlotte Gainsbourg), un'affascinante donna, in un vicolo dopo che è stata picchiata. L'uomo la accoglie in casa sua e la cura. Joe racconta la sua storia, suddividendola in otto capitoli, confessa di essere una ninfomane e ripercorre le tappe della sua vita: dal rapporto col padre (Christian Slater), ai primi rapporti sessuali consumati da quattordicenne (Stacy Martin); dall'incontro con Jerôme (Shia LaBeouf), suo primo grande amore, a quello con la collerica Mrs. H (Uma Thurman). Annunciato come film scandalo, accompagnato da un battage pubblicitario senza precedenti (almeno per il cinema europeo) e diviso in due distinti volumi, Nymph()maniac si è rivelato il classico topolino partorito dalla montagna. Lars von Trier, da consumato e impareggiabile promotore di se stesso, ha creato grande attesa e curiosità dietro questo progetto, cercando probabilmente di compensarne la pochezza contenutistica e la banalità dello sviluppo. Un film in ritardo sui tempi, con poco d'interessante e originale da dire su temi come la dipendenza dal sesso o l'anaffettività latente che caratterizza il nostro tempo ("Forget About Love" è la tagline), scolastico nella sostanza e compiaciuto nella forma. Sorprende il modo in cui un autore come von Trier zavorri il racconto con pedanti spiegoni, simbolismi telefonati (la polifonia di Bach) e sfoggi di cultura gratuiti (i richiami alla Successione di Fibonacci o alle tradizioni culinarie ebraiche) affidati al petulante personaggio di Seligman: quasi come se il regista danese non si fidasse del suo pubblico e cercasse di guidarlo per mano nell'interpretazione della sua opera. Ma al di là delle copiose scene di sesso (tra l'altro meno invadenti e scabrose di quanto si potesse inizialmente preventivare) e di superficiali motti filosofeggianti, c'è davvero poco. Notevole è (soltanto) la sequenza con Uma Thurman, ma il resto non è mai all'altezza. La versione integrale di 145 minuti, presentata al Festival di Berlino, contiene numerose scene esplicite non presenti nell'edizione cinematografica. Seguito da Nymph()maniac volume II (2013).
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