Sotto gli ulivi
Zire darakhatan zeyton
1994
Mubi
Paesi
Francia, Iran
Genere
Drammatico
Durata
103 min.
Formato
Colore
Regista
Abbas Kiarostami
Attori
Mohamad Ali Keshavarz
Farhad Kheradmand
Zarifeh Shiva
Hossein Rezai
Tahereh Ladanian
Durante le riprese di un film, nelle aree rurali iraniane devastate dal terremoto del 1990, si intrecciano le vicende di due giovani innamorati in crisi (Hossein Rezai e Tahereh Ladanian). Entrambi sono stati scelti dalla produzione per interpretare loro stessi, ma sul set ogni comunicazione sembra azzerata.

Terzo e ultimo tassello di una trilogia composta dai precedenti Dov'è la casa del mio amico? (1987) ed E la vita continua (1992). Amplificando il discorso metacinematografico contenuto nello scarto tra secondo e primo film, Kiarostami realizza l'immaginario (e quindi fittizio) making-of di E la vita continua: nei ciak ripetuti e nella dialettica tra spazio davanti e dietro la macchina da presa si configura quindi un ennesimo gioco di rifrazioni tra realtà e finzione. L'uomo che nell'opera precedente avevamo conosciuto come il regista (Farhad Kheradmand) riappare stavolta nel suo fuori scena, nei panni di attore sul set della pellicola in lavorazione. Lo stesso accade per gli altri personaggi, compresi i due giovani sposi, che qui ritornano fuori dai ruoli in cui li avevamo visti la prima volta. Il denso portato teorico è alleggerito dalla messa in scena, come al solito in Kiarostami improntata alla massima essenzialità. Un ruolo cruciale nel profilo estetico è affidato alla natura e ai paesaggi, spesso colti dalla macchina da presa in bellissimi campi lunghi che ne accentuano la stilizzazione. Celebre, in questo senso, è la sequenza finale, rimando diretto a quella con cui si chiudeva E la vita continua. Probante, ma estremamente coraggioso. Presentato in concorso al Festival di Cannes.
Maximal Interjector
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