The Human Voice
The Human Voice
2020
Paese
Spagna
Genere
Drammatico
Durata
30 min.
Formato
Colore
Regista
Pedro Almodóvar
Attore
Tilda Swinton
Un’attrice (Tilda Swinton) si aggira in un teatro di posa mentre aspetta con ansia l’arrivo dell’amato: quest'ultima ha lasciato le sue valige e il suo cane in compagnia della donna. L’attesa si fa sempre più straziante, fino a quando riceverà la fatidica telefonata.

Pablo Almodovar si ispira liberamente all’omonima pièce théâtrale di Jean Cocteau, caratterizzando il film di elementi di scena riconducibili al tempo presente e alla contemporaneità in cui viviamo. Seppur fatichi a trovare il giusto ritmo nei primi minuti, The Human Voice è un mediometraggio che cresce col passare alla distanza e risulta riuscito grazie all'estro del regista spagnolo, capace di catturare al meglio le sfumature espressive della magnifica e statuaria Tilda Swinton, esaltandone addirittura ogni singola ruga del viso. L’attrice si aggira impaziente, disperata, profondamente sola in un teatro di posa scenograficamente perfetto, ma pur sempre finto e inglobato all’interno di un edificio decadente dai muri crepati, divorata da un senso di vuoto interiore (lo stesso vuoto rappresentato dallo spazio intorno a lei), colmabile soltanto con la presenza della persona amata. Nei tediosi giorni di solitudine guarda film e legge libri incentrati su storie di amore e dolore (tra i DVD si intravede Il filo nascosto, Kill Bill, Jackie e il romanzo Tender Is the Night di Francis Scott Fitzgerald) rimarcando il suo impulsivo bisogno d’affetto, consapevole di quanto sia labile il limite tra felicità e profonda sofferenza. «I became terrified of myself»: è l’amara frase pronunciata dalla protagonista, una sorta di sentenza che implica la difficoltà di reagire alla solitudine; ed ecco che si precipita in un vortice autolesionistico per negare sé stessi, incompleti e insensati se privi d’amore. Presentato fuori concorso alla 77ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
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