Bandiera gialla

A New Orleans, un clandestino armeno (Lewis Charles) viene assassinato. Alla scoperta che l'uomo era affetto da peste polmonare, si scatena la caccia ad altri possibili contagiati. L'ufficiale sanitario Clinton Reed (Richard Widmark) e il capo della polizia Warren (Paul Douglas) cercano disperatamente di scongiurare il rischio di un'epidemia senza diffondere il panico in città.



Superbo archetipo dei film incentrati sul pericolo di pandemia, Bandiera gialla è un noir teso e concitato diretto da un Elia Kazan in grande forma, che trova le facce giuste nell'ottimo Widmark e nell'esordiente Jack Palance (il gangster Blackie). Il ritmo serratissimo rallenta solo un po' nel finale, mentre l'impianto lucidamente realistico (nella descrizione dei bassifondi come del rapporto tra media e istituzioni) ne fanno un titolo da non perdere nella filmografia del regista. Fu premiato con l'Oscar al Migliore soggetto, andato a Edna e Edward Anhalt, autori dei racconti di partenza. Il regista si ritaglia un piccolo cameo, non accreditato. La grande caratterista Barbara Bel Geddes apparirà anche in La donna che visse due volte (1959) di Alfred Hitchcock e diventerà famosa molto più avanti nei panni della signora Ellie nella serie tv Dallas (1978-1990). L'attore Zero Mostel finì invece, cinque anni dopo, nella lista nera delle persecuzioni maccartiste.