My Son, My Son, What Have Ye Done
My Son, My Son, What Have Ye Done
Durata
91
Formato
Regista
Los Angeles. La polizia assedia una villetta: al suo interno, a quanto pare, un figlio disturbato (Michael Shannon) ha ucciso la propria madre (Grace Zabriskie) con una spada giapponese. Tuttavia, non tutto è come sembra.
Proiettato alla Mostra di Venezia nell'anno in cui Werner Herzog presentò anche Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans (2009) e tratto da un fatto di cronaca nera realmente accaduto, My Son, My Son, What Have Ye Done è un finto thriller che presto vira al grottesco e a un cinema decisamente più teorico e autoriale. Oggetto cinematografico anomalo, difficilmente identificabile ma non privo di un certo ambiguo fascino, fonde le più classiche tematiche herzoghiane (il fascino per natura e animali, il folle solitario che vive fuori dalla società) con elementi meta-teatrali (la rappresentazione dell'Elettra di Sofocle fa da contrappunto a tutto il film) e bizzarrie oniriche (la sequenza con il nano) probabilmente riconducibili alla zampino di David Lynch, produttore della pellicola. Complesso, fin troppo ambizioso ma tuttavia suggestivo e ricco di sequenze di notevole spessore poetico, è un'opera che ha diviso e dividerà la critica. A ogni modo, forse, la migliore incursione di Herzog nel cinema di finzione dai tempi della collaborazione con Klaus Kinski. Cast in ottima forma, a partire dal protagonista Michael Shannon.