L'enigma di Kaspar Hauser
Jeder für sich und Gott gegen alle
Durata
110
Formato
Regista
Norimberga, 1828. Un ragazzo incapace di parlare e scrivere viene trovato una mattina nella piazza centrale della città: è Kaspar Hauser (Bruno S.), uomo che è stato tenuto per tutta la vita dentro una torre da misteriosi carcerieri e che non conosce le regole del mondo e della società.
Tratto dal misterioso caso di cronaca dell'800 che incuriosì filosofi e scrittori di tutta Europa, L'enigma di Kaspar Hauser è il film che inaugurò la fase più celebre della carriera del regista tedesco, durante la quale abbandonò il documentario e per quasi vent'anni si dedicò interamente al cinema di finzione. La criptica storia di Kaspar Hauser, essere umano dotato solo dei sensi e ancora “libero” dalla sovrastruttura culturale che ogni persona porta sulle spalle, a ogni modo, si modella perfettamente sulle tematiche portate avanti dall'autore di Monaco nei documentari precedenti. Proprio come i sordo-ciechi di Paese del silenzio e dell'oscurità (1971), Kaspar, considerato menomato e ritardato dalla società, è in realtà, secondo Herzog, dotato di una sensibilità e una profondità superiore rispetto alle cosiddette persone "normali". Significativa (e bellissima), in tal senso, la frase del protagonista «Non ho ancora capito se imparando più parole riuscirò a capir meglio le cose». In cabina di regia Herzog asciuga il suo stile nervoso ed enfatico, dando vita a un ritratto doloroso e intimo della figura di Kaspar Hauser, interpretato magnificamente da Bruno S., attore-artista vittima di un'infanzia difficile e turbolenta, passata tra orfanotrofi e istituti di correzione.