Notte senza fine
Pursued
Durata
101
Formato
Regista
Jeb Rand (Robert Mitchum) è tormentato da una serie di incubi che riguardano il suo passato. Deciso a capirne la causa, scopre che all'origine c'è una faida tra due famiglie. Per liberarsi dei vecchi traumi, la vendetta appare l'unica soluzione possibile.
Sono gli anni in cui la psicoanalisi va sempre più di moda, anche sul grande schermo (basti pensare a Io ti salverò di Alfred Hitchcock del 1945), e persino un regista rigoroso ed essenziale come Raoul Walsh ne subisce il fascino. Quella di Jeb Rand (interpretato da un efficace Robert Mitchum) è un'appassionante ricerca tra i propri demoni interiori, ombre di un passato che non è stato ancora portato completamente alla luce. Lo si potrebbe definire un western freudiano, influenzato anche dalle atmosfere del noir e dalla suspence tipica del giallo. Walsh sa come dare perfetto equilibrio al tutto (anche negli spostamenti tra passato e presente del personaggio) e confeziona una pellicola fortemente coinvolgente, dall'ottima resa audiovisiva, grazie alle musiche di Max Steiner e alla fotografia di James Wong Howe. Quest'ultimo aveva già collaborato con Walsh per Bionda fragola (1941) e, soprattutto, per Obiettivo Burma! (1945), un altro degli esiti più interessanti della carriera del regista americano.
Sono gli anni in cui la psicoanalisi va sempre più di moda, anche sul grande schermo (basti pensare a Io ti salverò di Alfred Hitchcock del 1945), e persino un regista rigoroso ed essenziale come Raoul Walsh ne subisce il fascino. Quella di Jeb Rand (interpretato da un efficace Robert Mitchum) è un'appassionante ricerca tra i propri demoni interiori, ombre di un passato che non è stato ancora portato completamente alla luce. Lo si potrebbe definire un western freudiano, influenzato anche dalle atmosfere del noir e dalla suspence tipica del giallo. Walsh sa come dare perfetto equilibrio al tutto (anche negli spostamenti tra passato e presente del personaggio) e confeziona una pellicola fortemente coinvolgente, dall'ottima resa audiovisiva, grazie alle musiche di Max Steiner e alla fotografia di James Wong Howe. Quest'ultimo aveva già collaborato con Walsh per Bionda fragola (1941) e, soprattutto, per Obiettivo Burma! (1945), un altro degli esiti più interessanti della carriera del regista americano.