Regeneration
Regeneration
Durata
72
Formato
Regista
Cresciuto orfano e in povertà, Owen (Rocklife Fellowes) cerca di dare una svolta alla sua vita entrando nel (micro)mondo della criminalità di strada. Una donna (Anna Q. Nilsson) tenterà di redimerlo.
Primo lungometraggio e primo film significativo diretto da Raoul Walsh, Regeneration è meno innovativo e originale di quanto possa sembrare a prima vista: il regista, all'epoca ventottenne, punta sulla maniera e si rifà alla letteratura ottocentesca e al cinema di David Wark Griffith (The Musketeers of Pig Alley del 1912, ma non solo). Il protagonista è mostrato (brevemente) a dieci anni e poi a diciassette, con l'intento (a tratti moraleggiante) di mostrare come le brutture del mondo trasformino l'uomo in un ladro. Nonostante si tratti sostanzialmente di un esordio, Walsh si destreggia bene con la macchina da presa e la confezione è di buona fattura: i limiti non mancano ma s'intravede il talento di un autore importante che avrà maggior successo nel decennio successivo.
Primo lungometraggio e primo film significativo diretto da Raoul Walsh, Regeneration è meno innovativo e originale di quanto possa sembrare a prima vista: il regista, all'epoca ventottenne, punta sulla maniera e si rifà alla letteratura ottocentesca e al cinema di David Wark Griffith (The Musketeers of Pig Alley del 1912, ma non solo). Il protagonista è mostrato (brevemente) a dieci anni e poi a diciassette, con l'intento (a tratti moraleggiante) di mostrare come le brutture del mondo trasformino l'uomo in un ladro. Nonostante si tratti sostanzialmente di un esordio, Walsh si destreggia bene con la macchina da presa e la confezione è di buona fattura: i limiti non mancano ma s'intravede il talento di un autore importante che avrà maggior successo nel decennio successivo.