La strada
Premi Principali
Oscar al miglior film straniero 1957
Durata
104
Formato
Regista
Zampanò (Anthony Quinn) è un saltimbanco villano che vagabonda senza meta in un'Italia ancora rurale. Dopo la morte della sorella, lo affiancherà la dolce e svagata Gelsomina, ma il loro rapporto sarà tutt'altro che paritario: Zampanò abuserà infatti dei suoi servigi e delle sue abilità trattandola alla stregua di una schiava.
Una delle prime grandi opere di Federico Fellini e il film che ne segnò l'assoluta consacrazione anche al di fuori dei confini nazionali, La strada è una magistrale favola poetica in cui l'artista girovago è figura popolare e arcaica, quasi una maschera chapliniana sospesa tra tenerezza e malinconia. Senza rinunciare a una sapiente dose di tristezza e crudeltà: elementi che ridimensionano non poco quanti si ostinano a interpretare Fellini con letture all'insegna di una nostalgia troppo spesso scambiata per buonismo. Gelsomina, donna “venuta su un po' male”, è un personaggio memorabile e tenerissimo, caratterizzato dalla Masina con un candore e una commozione giustamente entrati nella storia del cinema. Lo sguardo partecipe ed ecumenico verso l'essere umano, indusse molti ad appioppare al film un sottotesto cattolico che fece storcere aspramente il naso alla critica di sinistra. In realtà, è un film che parla con invidiabile sensibilità della follia come saggezza, e dell'uccisione della filosofia e dell'ingenuità come apripista alla cieca ignoranza e alla barbarie. La tromba suonata da Gelsomina è una delle presenze musicali più struggenti di tutto il cinema di Fellini. Sceneggiatura di Fellini, Tullio Pinelli ed Ennio Flaiano. Leone d'Argento a Venezia e Oscar 1956 per il miglior film straniero.