Robert Aldrich

Regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Considerato uno dei cineasti più innovatori e anticonformisti della sua generazione, più apprezzato dalla critica europea che da quella a stelle e strisce, nella sua carriera racconta aspetti controversi e unici della società. Nella sua lunga carriera, ha spaziato dal western di Vera Cruz (1954) al noir di Un bacio e una pistola (Kiss Me Deadly, 1955), definito dal critico Tim Dirks “il noir definitivo, apocalittico e perfetto”, alternando flop consistenti e notevoli successi come il corale Quella sporca dozzina (The Dirty Dozen, 1967) e Quella sporca ultima meta (The Longest Yard, 1974) con Burt Reynolds. Con Foglie d’autunno (Autumn Leaves, 1956) ottiene l’Orso d’argento al miglior regista al Festival di Berlino, mentre con Il grande coltello (The Big Knife, 1955), impietoso ritratto di Hollywood, vince il Leone d’argento alla Mostra di Venezia ma non ottiene il successo sperato in America, raccogliendo in compenso il favore dei Cahiers du Cinéma e di François Truffaut. Nel 1959 presiede la giuria del 9° Festival di Berlino. Negli anni Settanta dirige il gangster movie Grissom Gang – Niente orchidee per Miss Blandish (Grissom Gang, 1971) e il western Nessuna pietà per Ulzana (Ulzana’s Raid, 1972). Nel 2017 l’attore Alfred Molina veste i suoi panni nella miniserie Feud - Bette and Joan, basato sulla rivalità tra Bette Davis e Joan Crawford sul set di Che fine ha fatto Baby Jane? (What Ever Happened to Baby Jane?, 1962), uno dei suoi film più celebri e fortunati, presentato al Festival di Cannes e graziato da cinque candidature all’Oscar, tra cui quella alla Davis e quella, tramutata in statuetta, per i migliori costumi.