California Dolls
California Dolls
Durata
113
Formato
Regista
Accompagnate dal manager e mentore Henry Sears (Peter Falk), le lottatrici di wrestling Iris (Vicki Frederick) e Molly (Laurene Landon) girovagano per l'America in cerca di fama e denaro. La grande occasione arriverà con l'incontro per il titolo, ma le cose non andranno esattamente secondo le aspettative.
Ultima regia per Robert Aldrich, che dirige un'opera in bilico tra dramma e commedia, incentrata sulla passione sportiva e sulle contraddizioni tra spirito agonistico e interesse economico. La sceneggiatura (firmata da Mel Frohman con la collaborazione dei non accreditati Michael Barrie, Leigh Chapman, Rich Eustis e Jim Mulholland) sviscera le ipocrisie dell'America capitalista, fagocitante distruttrice di sogni e illusioni: la materia di base appare lievemente usurata, ma ciò che colpisce è la vitalità del sessantatreenne Aldrich, indignato come e più di sempre nei propri intenti di denuncia e partecipe (con una strisciante e dolorosa malinconia di fondo) delle vicissitudini dei suoi personaggi. Ed è questa la vera forza di un film tutt'altro che definitivo, spesso carente dal punto di vista strutturale, ma incisivo e sentito nella rappresentazione di psicologie continuamente in divenire, contraddistinte però da una stoica e particolarissima moralità. Sfuggente, anomalo, personale: da (ri)vedere. Strepitose prove da parte del cast; Burt Young è Eddie Cisco, il wrestler Lenny Montana è Jerome. Musiche di Frank De Vol, fotografia di Joseph F. Biroc.
Ultima regia per Robert Aldrich, che dirige un'opera in bilico tra dramma e commedia, incentrata sulla passione sportiva e sulle contraddizioni tra spirito agonistico e interesse economico. La sceneggiatura (firmata da Mel Frohman con la collaborazione dei non accreditati Michael Barrie, Leigh Chapman, Rich Eustis e Jim Mulholland) sviscera le ipocrisie dell'America capitalista, fagocitante distruttrice di sogni e illusioni: la materia di base appare lievemente usurata, ma ciò che colpisce è la vitalità del sessantatreenne Aldrich, indignato come e più di sempre nei propri intenti di denuncia e partecipe (con una strisciante e dolorosa malinconia di fondo) delle vicissitudini dei suoi personaggi. Ed è questa la vera forza di un film tutt'altro che definitivo, spesso carente dal punto di vista strutturale, ma incisivo e sentito nella rappresentazione di psicologie continuamente in divenire, contraddistinte però da una stoica e particolarissima moralità. Sfuggente, anomalo, personale: da (ri)vedere. Strepitose prove da parte del cast; Burt Young è Eddie Cisco, il wrestler Lenny Montana è Jerome. Musiche di Frank De Vol, fotografia di Joseph F. Biroc.