
Vera Cruz
Vera Cruz
Durata
94
Formato
Regista
Messico, 1886. Nel pieno della lotta tra i rivoluzionari e l'imperatore Massimiliano d'Asburgo, gli ex combattenti Benjamin Trane (Gary Cooper) e Joe Erin (Burt Lancaster) vengono assoldati per scortare la contessa Marie Duvarre (Denise Darcel) a Vera Cruz. Scopriranno che con la donna viaggia anche un carico d'oro.
Western dal respiro epico diretto da Robert Aldrich, che tratteggia una sorta di malinconica celebrazione dei grandi classici attraverso la figura dell'iconico Gary Cooper, (anti)eroe destinato a un'inevitabile presa di coscienza. Forma cristallina (nessuna sbavatura nel montaggio serrato e nelle lunghe carrellate che accompagnano i personaggi) e totale adesione alla causa rivoluzionaria: Aldrich, al terzo film, si dimostra tecnico da manuale, mettendo in scena uno scontro senza esclusione di colpi venato da inserti sociologici («È difficile essere patrioti quando lo stomaco è vuoto») che enfatizzano la partecipazione spettatoriale. Qualche eccesso didascalico nei dialoghi e recitazione a tratti sopra le righe (soprattutto per quanto riguarda la performance di Burt Lancaster), ma il ritmo è coinvolgente e le sequenze di battaglia imperdibili. Sara Montiel è Nina, Ernest Borgnine è Donnegan, Charles Bronson è Pittsburgh. Sceneggiatura di Roland Kibbee e James R. Webb, da un soggetto di Borden Chase; notevolissima colonna sonora di Hugo Friedhofer, fotografia di Ernest Laszlo.
Western dal respiro epico diretto da Robert Aldrich, che tratteggia una sorta di malinconica celebrazione dei grandi classici attraverso la figura dell'iconico Gary Cooper, (anti)eroe destinato a un'inevitabile presa di coscienza. Forma cristallina (nessuna sbavatura nel montaggio serrato e nelle lunghe carrellate che accompagnano i personaggi) e totale adesione alla causa rivoluzionaria: Aldrich, al terzo film, si dimostra tecnico da manuale, mettendo in scena uno scontro senza esclusione di colpi venato da inserti sociologici («È difficile essere patrioti quando lo stomaco è vuoto») che enfatizzano la partecipazione spettatoriale. Qualche eccesso didascalico nei dialoghi e recitazione a tratti sopra le righe (soprattutto per quanto riguarda la performance di Burt Lancaster), ma il ritmo è coinvolgente e le sequenze di battaglia imperdibili. Sara Montiel è Nina, Ernest Borgnine è Donnegan, Charles Bronson è Pittsburgh. Sceneggiatura di Roland Kibbee e James R. Webb, da un soggetto di Borden Chase; notevolissima colonna sonora di Hugo Friedhofer, fotografia di Ernest Laszlo.