Le colline dell'odio

Seconda guerra mondiale. Il giornalista americano Mike Morrison (Robert Mitchum) rimane bloccato nella Grecia assediata dai tedeschi. Protetto dalla giovane Eleftheria (Gia Scala) e ingannato da Lisa (Elisabeth Müller), che vuole usarlo come merce di scambio con i nazisti per ottenere la liberazione dei figli, verrà coinvolto nel piano di Resistenza partigiana.

Dramma a sfondo bellico diretto da Robert Aldrich e ispirato a un romanzo dello scrittore Leon Uris. La sceneggiatura di A.I. Bezzerides tenta di veicolare il senso dell'onore partigiano (il tradimento di Lisa, pensato ma mai realizzato), tratteggiando valori umani che tendono all'archetipo; premesse interessanti, ma il ritmo è decisamente probante, i dialoghi poco incisivi e la regia monocorde, priva di slanci visivi tipicamente aldrichiani. Le caratterizzazioni, in ogni caso, sono a tratti convincenti e il cast appare in discreta forma, con menzione d'onore per il protagonista Robert Mitchum e il comprimario Stanley Baker (nel ruolo di Conrad Heisler). Theodore Bikel è Dimitrios Tassos, Leslie Phillips è Ray Taylor, Sebastian Cabot è Chesney. Colonna sonora di Richard Rodney Bennett, fotografia di Stephen Dade.