Un gioco estremamente pericoloso

Phil Gaines (Burt Reynolds), tenente di polizia a Los Angeles, deve indagare sul misterioso decesso di una ragazza, trovata senza vita sulla spiaggia. A complicare la situazione, l'intervento di Marty Hollinger (Ben Johnson), padre della vittima desideroso di trovare un eventuale colpevole, e il tormentato rapporto tra Phil e la prostituta Nicole (Catherine Deneuve).

Thriller dalle venature noir diretto da Robert Aldrich e tratto dal romanzo City of Angels di Steve Shagan, anche sceneggiatore. Lo script è coerente, la tensione discreta e gli inserti torbidi (nelle corde autoriali più di quanto si potrebbe pensare) ben armonizzati con la linearità classicheggiante della narrazione; ma il ritmo latita, inframmezzato da picchi stucchevoli (i siparietti tra Gaines e Nicole, impegnati a cercare una via di fuga dallo squallore della realtà) che accentuano una fastidiosa tendenza alla retorica più bieca. La confezione, in ogni caso, è impeccabile (la fotografia di Joseph F. Biroc e la colonna sonora di Frank De Vol, più volte collaboratori di Aldrich) e il cast, nonostante una sensazione strisciante di disagio, appare volenteroso, nonché rischiarato dalla luminosa bellezza della Deneuve. Ernest Borgnine è Santoro; particina per Robert Englund, futuro Freddy Krueger, nei panni di un rapinatore.