Incontri ravvicinati del terzo tipo
Close Encounters of the Third Kind
1977
Paese
Usa
Genere
Fantascienza
Durata
132 min.
Formato
Colore
Regista
Steven Spielberg
Attori
Richard Dreyfuss
François Truffaut
Melinda Dillon
Teri Garr
Bob Balaban
Durante una stellata notte d'estate a Muncie, un bambino viene svegliato nella sua camera da letto dall'improvviso animarsi di tutti i suoi giocattoli. A qualche chilometro di distanza un elettricista (Richard Dreyfuss) è sconvolto da un accecante fulgore che lo colpisce nei pressi di un passaggio a livello. Un ricercatore francese (François Truffaut), dopo aver scoperto uno squadrone di aerei dismessi della Seconda guerra mondiale nel deserto di Sonora, indaga su una misteriosa sequenza di suoni che sembra essere collegata con questi inspiegabili fenomeni.
Film summa di tutto il cinema spielberghiano, Incontri ravvicinati del terzo tipo rappresenta uno dei risultati di maggiore spessore raggiunti dal cinema di fantascienza di tutti i tempi. Fascinazione per l'alterità aliena, sottotesti metafisici, poetica dell'innocenza perduta e riflessioni profonde sul linguaggio dell'audiovisione fanno di questa opera una pietra miliare del genere. L'immagine di François Truffaut che decodifica una sequenza di suoni e colori, chiaro rimando al cinema stesso, è uno dei regali più belli che Steven Spielberg abbia mai concesso al suo pubblico. Per entrambi i registi, il cinema deve saper parlare la lingua dei bambini e nei bambini di ogni età deve suscitare un ritrovato, incontenibile impeto di stupore. Memorabili la sequenza del primo incontro con gli alieni e la scena in cui il personaggio di Richard Dreyfuss, lentamente e inesorabilmente regredito a uno stadio infantile e sconnesso dalla realtà che lo circonda, gioca con il purè. Tra contributi tecnici di prim'ordine, sono da segnalare la straordinaria fotografia di Vilmos Zsigmond, gli effetti speciali di Douglas Trumbull, le creature aliene di Carlo Rambaldi e la partitura di John Williams, con le cinque note più celebri della storia del cinema. Due Oscar per la miglior fotografia e i migliori effetti sonori. Esistono altre due diverse versioni del film: nel 1980 Spielberg mise mano a un'edizione speciale che aggiungeva alcune sequenze all'interno dell'astronave aliena, ma più corta di tre minuti; in occasione del venticinquennale, invece, il regista ha ripristinato il finale originale, aggiungendo numerose scene inedite.
Film summa di tutto il cinema spielberghiano, Incontri ravvicinati del terzo tipo rappresenta uno dei risultati di maggiore spessore raggiunti dal cinema di fantascienza di tutti i tempi. Fascinazione per l'alterità aliena, sottotesti metafisici, poetica dell'innocenza perduta e riflessioni profonde sul linguaggio dell'audiovisione fanno di questa opera una pietra miliare del genere. L'immagine di François Truffaut che decodifica una sequenza di suoni e colori, chiaro rimando al cinema stesso, è uno dei regali più belli che Steven Spielberg abbia mai concesso al suo pubblico. Per entrambi i registi, il cinema deve saper parlare la lingua dei bambini e nei bambini di ogni età deve suscitare un ritrovato, incontenibile impeto di stupore. Memorabili la sequenza del primo incontro con gli alieni e la scena in cui il personaggio di Richard Dreyfuss, lentamente e inesorabilmente regredito a uno stadio infantile e sconnesso dalla realtà che lo circonda, gioca con il purè. Tra contributi tecnici di prim'ordine, sono da segnalare la straordinaria fotografia di Vilmos Zsigmond, gli effetti speciali di Douglas Trumbull, le creature aliene di Carlo Rambaldi e la partitura di John Williams, con le cinque note più celebri della storia del cinema. Due Oscar per la miglior fotografia e i migliori effetti sonori. Esistono altre due diverse versioni del film: nel 1980 Spielberg mise mano a un'edizione speciale che aggiungeva alcune sequenze all'interno dell'astronave aliena, ma più corta di tre minuti; in occasione del venticinquennale, invece, il regista ha ripristinato il finale originale, aggiungendo numerose scene inedite.
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